La parola Orgonite deriva da Orgone, termine che fu utilizzato dal Dott. Whilelm Reich per indicare l'onnipresente e onnipervadente “Energia Vitale”, conosciuta in ogni tempo e luogo con svariate espressioni.
L'orgonite e' in pratica un materiale composito in grado di filtrare e dinamizzare l’energia vitale di luoghi e persone.
OR: Or stà per orgone ed è l’energia vitale che permette all’universo di esistere generando strutture ordinate (effetto sintropico) e permettendo la vita. L’OR è etere che si muove a spirale l’unica forma geometrica che consente il movimento a prescindere da cosa sia a muoversi.
DOR: Originariamente Reich chiamò con il termine DOR una forma degradata dell’OR che era dannosa e stà per Deadly Orgon Radiation.
Reich non fu ne il primo ne l'ultimo ad osservare il funzionamento di quella che sembrava un "energia vivente" o una "forza anti-entropica".
Prima che la visione meccanicistica della vita si imponesse, poco più di un secolo fa (Newton e altri), tutte le tradizioni conoscevano un qualche concetto di "mare energetico" dal quale tutte le forme materiali si manifestano.
Questo termine è conosciuto nelle tradizioni dell'Induismo (prana), buddismo e taoismo (Chi, Ki come nel Rei-Ki), tradizioni dell'estremo oriente ma che conoscevano anche i greci (etere).
La fisica quantistica è oggi arrivata al punto in cui anche la più elementare particella è stata meccanicisticamente dissezionata e ispezionata e questo l'ha portata a interrogarsi sul suo stesso paradigma.
I fisici quantistici oggi si interrogano sulla stabilità della materia stessa, e sono arrivati a concettualizzare che le particelle elementari stesse non sono altro che perturbazioni "sulla superficie di un oceano d'energia senza fine", che alcuni scienziati sono d'accordo nel definire "Energia di punto Zero".
Come Reich ebbe modo di osservarlo, l'orgone è onnipresente ed è la base di tutti i processi vitali. Egli osservò lo stesso principio nella formazione delle galassie ecc. sia a livello cellulare che macrobiologico. Egli osservò che l'accumularsi di orgone era stimolato da una combinazione alternata di strati organici e metallici.
Negli anni 80' un altro ricercatore indipendente, Karl Welz, scoprì che fini particelle di metallo, sospese in resina indurita, sorpassavano di molto il modo in cui Reich sovrapponeva materiali organici e fogli metallici, come se non bastasse osservò che tale materiale aveva anche proprietà di trasmutare le energie negative (DOR), in positive e benefiche per la vita (OR), e chiamò questo risultante materiale composito ORGONITE.
Questo fu in essenza il passo dall'accumulatore di orgone al generatore di orgone.
Don Croft, intuitivamente, afferrò il potenziale di questa innovazione e, combinandolo con le conoscenze di Reich sugli esperimenti col cloud-buster creò il suo innovativo cloud-buster di orgonite e successivamente molti altri dispositivi di orgonite.
L'aggiunta di cristalli di quarzo come "amplificatori" e spirali di rame, permisero successivamente di proiettare e trasmutare effettivamente l'energia, e con con un raggio molto più ampio.
Assieme a questi due concetti inseriamo adesso un assioma fondamentale sulla teoria dell’etere:
- NIENTE può muoversi nell’etere se non si sposta con un moto SPIRALIFORME.
Cosa significa? L’etere è una forma di energia assimilabile a un fluido incomprimibile, ultra fine e ultra denso. Esso oppone resistenza a qualsiasi forma di moto (inerzia) e tale resistenza è infinita, non oppone quindi resistenza al movimento spiraliforme. In altre parole, nell’etere ci si sposta solo se si segue un percorso spiraliforme o epicicloidale altrimenti tutto rimane scalare. Ma allora la materia come si sposta? Una auto in corsa non si muove di moto spiraliforme ma segue una linea retta! La materia si sposta attraverso l’etere perché ogni atomo che la compone è un vortice sferico toroidale. Senza entrare nei dettagli della fisica dell’etere basta dire che sono questi vortici atomici ad “avvitarsi” nell’etere e consentire il movimento. Se gli atomi non fossero vortici la materia non potrebbe spostarsi oltre al fatto che in realtà non potrebbe nemmeno esistere. L’inerzia è data solo dal re-orientamento dei vortici del corpo stesso che devono adattarsi alla nuova direzione di propagazione. Ma allora come fanno le onde elettromagnetiche a propagarsi nell’etere? Anche qui il termine “propagarsi” viene confuso con “spostarsi” nel senso comune del termine. In realtà una onda elettromagnetica non và vista come fosse un corpo ma come un pattern di energia nell’etere.
La seguente immagine mostra come è fatta concettualmente una onda elettromagnetica:
In sostanza un’onda EM (onda elettromagnetica) è una serie di campi elettrici e magnetici concatenati tra loro perpendicolarmente, ma il campo elettrico e il campo magnetico sono essi stessi dei pattern o configurazioni dell’etere stesso. Il campo elettrico è una differenza di pressione nell’etere mentre il campo magnetico è un flusso di etere che segue il bordo di un vortice sferico toroidale. Senza addentrarci troppo nella fisica dell’etere, quello che ci interessa è sapere che una onda EM è solamente una configurazione nell’etere che noi percepiamo come una fonte di energia di qualsiasi tipo e che proprio per questo riesce a propagarsi nell’etere. Definiremo da ora in poi con il termine “energia manifesta” qualsiasi forma di energia che noi usiamo: elettromagnetica, cinetica, termica, nucleare, etc... Qualsiasi energia manifesta trae la sua origine dall’energia della spirale dell’etere, indipendentemente dai passaggi e delle trasformazioni che vengono eseguite per ottenerla, a monte c’è sempre l’energia della spirale. Nel momento in cui la forma di energia manifesta decade per entropia, essa si ritrasforma in etere che però non ha più movimento spiraliforme ma è fermo, ossia scalare....questo è DOR. Ne consegue quindi che il DOR è il risultato del decadimento di qualsiasi tipo di energia manifesta.
L’etere cede la sua energia attiva sotto forma di spirale in un’altra forma come un’onda elettromagnetica.
Quando questa collassa diventa nuovamente etere ma scalare, ossia “fermo”. Questo processo è entropico.
Nell’universo tutto si muove in maniera spiraliforme. Basti osservare il movimento delle galassie e dei pianeti per notare che è sempre spiraliforme o epicicloidale. L’universo è un gigantesco produttore di OR e questo perché serve costantemente l’energia della spirale per ottenere le strutture che noi chiamiamo “materia” ed “energia manifesta”.
Dalle stelle, alle particelle cosmiche, alle nostre auto, ai nostri computer, tutto si muove ed esiste grazie a questo gigantesco movimento a spirale che essendo sintropico aggiunge energia al sistema.
Per contro le energie manifeste, decadendo, producono “etere fermo” o DOR ma questo non costituisce un problema perché tutto l’universo è in perfetto equilibrio come nel TAO dove yin e yang si equilibriano.
Yang è OR o spirale che genera energia e costruisce le “strutture”, mentre lo yin è l’energia “negativa” che le distrugge o meglio...è il prodotto della distruzione di tali energie. L’universo è una grande danza tra questi due stati di moto spiraliforme e di quiete.
Il “disequilibrio” nasce quando la perversione morale e scientifica dell’uomo (e di chi lo domina ancora), impone i propri interessi e progetti sulle leggi universali che assorbono molta energia producendo una sproporzionata quantità di DOR. Entro certi limiti la natura riesce a riciclare il DOR ma oltre una soglia avviene un ristagno che degrada la vita. Il corpo umano fa molta fatica ad assorbire e convertire il DOR in OR oltre un certo limite ed è per questo che questi concetti devono essere compresi, consapevolizzati e divulgati da tutti al fine di sviluppare una cultura basata su un nuovo paradigma di esistenza.
Quindi per convertire il DOR in OR si deve necessariamente metterlo in moto spiraliforme e non di certo farlo rimbalzare qua con l’ipotetica azione di scrambling tanto cara alla tradizionale cultura orgonica moderna..
Cosa è necessario dunque per riportare il DOR a un moto spiraliforme?
1. un dispositivo a vortice come quelli di schauberger o analoghi.
2. un materiale che abbia un reticolo cristallino a spirale e che sia trasparente all’etere. In pratica: il quarzo!
Il quarzo è l’elemento veramente CONVERTITORE in un qualsiasi dispositivo orgonico. Irreali ed errate sono anche le affermazioni che dal quarzo può uscire OR sporco, ossia contaminato da DOR. Se qualcosa esce dal quarzo può essere solo OR perchè avrà movimento a spirale e perchè l’etere può spostarsi solo in quella maniera! Il quarzo agisce quindi anche da filtro facendo passare solo OR.
Lo scopo di questa trattazione è quella di analizzare il funzionamento dei materiali denominati “orgoniti” da un punto di vista scientifico serio che si rifaccia finalmente alle regole della fisica dell’etere e dell’orgonimia scoperte da Reich e altri ricercatori nel campo di questa fisica
L’inventore dell’orgonite non è Donny Crofty ma Karl Hans Welz secondo cui l’orgonite è un semplice accumulatore orgonico compatto e l’energia da esso accumulata diventa DOR, la quale solo successivamente può essere convertita in OR con certe metodiche.
Le affermazioni classiche a riguardo sono che l’orgonite converte il DOR in OR grazie al fenomeno dello “scrambling” tra le parti metalliche contenute nel materiale assorbente, in genere resina poliestere, oppure cera d’api, quest'ultima energeticamente consigliata.
Secondo Croft l’azione di conversione DOR-OR avverrebbe grazie a questa serie di rimbalzi, l’OR poi sarebbe prelevato dal cristallo di quarzo che viene visto come una pompa e sparato fuori.
L’unico elemento che effettua realmente la conversione è pertanto il cristallo che svolge l’azione di spiralizzare l’energia congestionata e questo è stato ampiamente dimostrato nella ricerca sulle ONO (Crystalbuster, orgoniti non orgoniti).
L'innovazione decisiva fu che questi nuovi dispositivi funzionavano in presenza di forti concentrazioni di DOR, trasmutando quest'energia estremamente dannosa in energia benefica e nutritiva per la vita. Essi mostrarono addirittura la capacità generare molto più OR in presenza di radiazioni negative come linee elettriche ad alta tensione e trasmettitori a microonde come i (falsi) ripetitori per cellulari, che notoriamente generano enormi quantità di DOR.
Generatori di Orgone