”Se guardando in alto, si contemplano e si comprendono, con l’aiuto del libro i segni del Cielo, e, guardando in basso, s’indagano le direzioni della terra, è possibile comprendere le situazioni dell’oscuro e del chiaro. Se si risale agli inizi e si perseguono le cose fino alla fine, si comprendono gli insegnamenti di nascita e di morte. L’Unione di seme e forza produce le cose; la dipartita dell’anima produce l’alterazione: da questo si comprende lo stato degli spiriti che se ne vanno e ritornano” (capitolo IV paragrafo 2.)
conosciuto anche come Zhou Yi o I Mutamenti (della dinastia) Zhou è ritenuto il primo dei testi classici cinesi sin dalla nascita dell'impero cinese (II secolo a.C.).
È sopravvissuto alla distruzione delle biblioteche operata dal "primo imperatore", Qin Shi Huang Di.
Nella letteratura cinese vengono indicati quattro santi come autori del Libro dei mutamenti: Fu Hsi, il re Wen, il duca di Chou e Confucio.
Lo Yi Jing è diviso in due porzioni, jing o 'classico' e zhuan o 'commentario', composti in momenti differenti ma tramandati come testo unico da due millenni circa.
La porzione jing è composta da sessantaquattro unità, ognuna basata su un esagramma (gua) composto di sei linee che sono o continue (—─) rappresentanti il principio yang o interrotte (- -) rappresentanti il principio yin.
Per ogni esagramma vi è una spiegazione chiamata guaci, accompagnata dalla spiegazione delle singole linee costituenti il trigramma chiamate yaoci.
I primi due esagrammi del testo qian e kun sono accompagnati da due ulteriori testi chiamati yongliu e yongjiu.
Considerato da Confucio libro di saggezza è utilizzato a livello popolare a scopo divinatorio, mentre dagli studiosi è utilizzato per approfondire aspetti matematici, filosofici e fisici.
L'I Ching non indovina, ma deduce, conclude. I suoi responsi sono il risultato naturale di una osservazione che comprende il tempo, la qualita' della situazione e anche la persona che chiede il responso.
I metodi per ottenere i responsi sono vari e si passa dai gusci di tartaruga al lancio di 3 monete.
Quando si utilizzano gli steli di Achillea per estrarre i responsi l'arte divinatoria è chiamata achilleomanzia.
La filosofia del "cambiamento" derivante da questo e da altri testi ha influenzato notevolmente la letteratura e l'amministrazione del governo della dinastia Zhou. Essa venne elaborata nel tempo e l'Yi Jing era completo all'incirca al tempo di Han Wu Di ( Han Wu Di), durante la dinastia Han (200 a.C. circa).
Quasi tutti i commentatori confuciani hanno studiato e commentato il testo, ed i primi commentari canonici al testo (Yi zhuan ) vengono attribuiti allo stesso Confucio. Comunque il testo non è stato fondamentale solo per i confuciani ma anche per i Taoisti, ed è stato utilizzato anche da molti buddisti. Dalla data della sua prima pubblicazione (parziale) in latino (1687) è diventato anche il più conosciuto testo cinese in occidente.
Fu fondamentale, per la sua diffusione in Europa, l'introduzione di Carl Gustav Jung alla traduzione tedesca di Wilhelm del 1924.
Carl Gustav Jung, oltre che studiare la psiche umana, cercava il modo di definire quegli aspetti dell’inconscio non riconducibili alla storia individuale perché collegati, essendo comuni, all’intera umanità.
Nella prefazione de l'I King di Richard Wilhelm del 1948, Jung scrive che aveva gia lavorato per oltre trent’anni sulla traduzione di James, legge e approfondisce anche i motivi per cui aveva maturato la propria posizione riguardo al principio di causalità. Pose così le basi che avrebbero in seguito costituito la vera e propria essenza della teoria della Sincronicità del 1952.
Nel 1930, al discorso commemorativo per la morte di Richard Wilhelm, Jung disse: "La scienza dell’ I Ching non è basata sul principio di causalità ma su un principio che io ho provato a chiamare principio sincronico". Cinque anni dopo, ad una conferenza tenuta a Londra, Jung sostenne che "il Tao può essere ogni cosa, io uso un altro termine per designarlo... lo chiamo sincronicità".
Lo studio del meccanismo matematico in cui sono codificati i 64 esagrammi dell'I Ching, lo aveva infatti portato a formulare il principio che connetteva avvenimenti di analogo contenuto significativo, manifestati in differenti momenti temporali, legati al principio di casualità e non a quello di causa ed effetto.
Una casualità perfettamente sintonizzata sulle necessità psicologiche di quel momento, basata sul principio per cui i simboli, e gli archetipi ad essi correlati, sono patrimonio comune di tutti gli individui essendoci a priori un bacino di conoscenza, contenente ogni informazione, a cui poter accedere liberamente in qualsiasi momento.
Queste informazioni sono trasmesse all’umanità dai simboli che hanno il compito di rappresentarle.
Il popolo cinese possiede una “scienza” che trova proprio ne l’I Ching il suo standard-work. Il principio di tale scienza, come molte altre cose in Cina, è oltremodo diverso da quello su cui invece è impostata la nostra. cit. Carl Gustav Jung.
I metodi di estrazione del responso prevedono estrazioni casuali degli esagrammi riga per riga, studiandone il meccanismo Carl Gustav Jung coniò il concetto di sincronicità (connessione acausale e atemporale di uno o più eventi significativi). La corrispondenza dell'estrazione dell'esagramma da una parte e della situazione interrogata dall'altra, ritenute in connessione psichica con l'inconscio personale e collettivo, permette di associare l'esagramma ottenuto alla domanda relativa e ai problemi che essa pone.
Il metodo più in uso prevede il lancio di tre monete uguali. Si decide quale lato rappresenti yin e quale yang, e si attribuisce un valore numerico a ciascun lato della moneta, ovvero 2 per yin e 3 per yang. Si effettua quindi una serie di 6 lanci e si sommano i valori ottenuti, ordinandoli progressivamente dal basso (primo posto) verso l'alto (sesto posto). Si valuterà il valore di ogni singola linea come segue:
2 + 2 + 2 = 6 linea spezzata mobile
corrispondente a 3 croci
3 + 2 + 2 = 7 linea intera fissa
corrispondente ad 1 testa e 2 croci
3 + 3 + 2 = 8 linea spezzata fissa
corrispondente a 2 teste ed 1 croce
3 + 3 + 3 = 9 linea intera mobile
corrispondente a 3 teste
La terminologia utilizzata vuole indicare, col termine di linea mobile, una linea "mutevole" che si trasforma dalla polarità originale a quella contrapposta. Una linea spezzata mobile diventa una linea intera fissa, e viceversa. Nell'interpretazione oracolare sono proprio questi tipi di linea a dare complessità all'interpretazione e a permettere la comprensione dell'evoluzione degli eventi, ovvero dei mutamenti temporali che accadranno. Infatti, si ponga che un lancio di monete generi un esagramma che abbia al primo posto una linea spezzata mobile, tale esagramma è solamente il punto di partenza da cui ogni cosa si evolve fino ad arrivare ad una situazione descritta dall'esagramma che abbia al primo posto una linea intera (l'evoluzione di una linea spezzata mobile) e le rimanenti linee identiche all'esagramma di partenza. L'esagramma di partenza andrà valutato per la sua immagine, la sua sentenza e il commento del duca di Chou alla linea risultata mutevole durante il lancio: l'esagramma di arrivo, invece, andrà valutato nella sua interezza fatta eccezione per la linea mutata, e da esso trae origine il consiglio oracolare vero e proprio.
Ognuna delle sei posizioni si forma senza mai mancare il momento giusto. Il suo ascendere o discendere non è soggetto a regole precise, ma funziona in accordo con il tempo in cui ci si trova.